UN GRANDE COLLEGA!!!

Ecco chi è il fisioterapista, fate un buon corso di diagnosi differenziale in fisioterapia ed onore a questo collega che ha salvato una vita umana.

Un giovane fisioterapista urbinate è il primo italiano a pubblicare un articolo sulla rivista specialistica internazionale Jospt e a vincere un premio. Come? Semplicemente scrivendo come ha evitato la morte ad un suo paziente. Filippo Mechelli, fisioterapista 33enne laureatosi all’Università di Siena, tiene subito a precisare che non è tanto il caso affrontato che gli ha fatto vincere il “George J. Davies – James A. Gould Excellence in Clinical Inquiry Award” della rivista, ma proprio aver documentato e narrato cosa è accaduto quasi due anni fa con un paziente: puntualizzazioni a parte, il giovane volerà tra qualche giorno a Las Vegas, per ricevere, durante le “Orthopaedic and Sports Physical Therapy Sections” dell’Apta, davanti a quasi 7mila fisioterapisti di tutti gli Stati Uniti, l’11 febbraio il premio per l’articolo pubblicato sul Jospt, “Journal of Orthopaedic & Sports Physical Therapy”, una delle più accredidate riviste internazionali per fisioterapisti dello sport.

Con il suo articolo, intitolato “Differential Diagnosis of a Patient Referred to Physical Therapy With Low Back Pain: Abdominal Aortic Aneurysm”, Mechelli è il primo fisioterapista italiano ad avere una pubblicazione sulla rivista: aggiungiamo poi che il suo scritto è stato giudicato meritevole del premio perché dà un contributo alla pratica clinica nella fisioterapia dello sport, per le implicazioni pratiche che ne derivano, per la qualità e la chiarezza dell’esposizione e la presentazione dei dati.

Quasi due anni fa, un paziente del fisioterapista arrivò nello studio con forti dolori alla schiena e chiese di sottoporsi al trattamento: in realtà non si trattava di un vero mal di schiena ma di un aneurisma della aorta che se non preso in tempo avrebbe potuto anche decretare la morte del paziente. «Non si tratta di un caso eccezionale — ripete Filippo Mechelli — perché spesso noi fisioterapisti ci troviamo di fronte a situazioni come queste: il nostro compito non è formulare una diagnosi in senso medico, ma riconoscere la presenza di segnali d’allarme e chiedere un consulto di un altro professionista sanitario».

E’ stato il rapido invio del paziente ad un medico per una diagnosi tempestiva, a salvare la vita all’uomo. Mechelli, laureato in Fisioterapia all’Università di Siena, si è formato in prestigiose università europee: specializzato in Fisioterapia dello Sport a Nizza, si è poi perfezionato in Terapia Manuale a La Coruña, in preparazione atletica a Dijon e in Osteopatia a Londra: con questa personale pubblicazione, difficile da realizzare per chi non rientra in circuiti accademici, ha ricevuto le congratulazioni da tutto l’ambiente e in particolare i complimenti dal presidente dell’Associazione Italiana Fisioterapisti e dai vertici dell’associazione stessa.

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