EPICONDILITE come curarla con la fisioterapia

L’epicondilite è un dolore localizzato sull’epicondilo omerale laterale, che causa una limitazione funzionale dell’arto interessato provocando dolore al tatto e al movimento. Viene definito spesso “gomito del tennista” ma va ricordato che è una patologia che non colpisce solo chi pratica questo sport ma anche chi svolge altri sport, chi utilizza per tante ore il mouse del computer o svolge dei lavori manuali (uso del cacciavite, martello, macchinari che emanano vibrazioni) che implicano movimenti di prono-supinazione del braccio con eventuali carichi.

I segni diagnostici più comuni sono eseguiti facendo piegare il gomito a 90° e palpando il tendine comune epicolideo, l’interlinea omero-radiale e la zone in cui emerge il nervo radiale. Altro segno importante alla palpazione è la contrattura dei muscoli radiali e del muscolo corto supinatore e dell’estensore radiale breve del carpo. Facendo fare una contrazione contrastata del polso con le dita in flessione riscontreremo dolore nei muscoli epicondiloidei.

APPENA SCOPRO DI AVERE UNA EPICONDILITE COSA DEVO FARE?
Prima di iniziare la cura più idonea per la problematica in essere la prima azione da svolgere è quella del riposo. Bisogna smettere (per un periodo più o meno lungo indicato dallo specialista) di svolgere quelle azioni che ci hanno causato questa patologia.

GLI ANTINFIAMMATORI SERVONO IN CASO DI EPICONDILITE?
Siamo troppo spesso abituati a credere che sopprimendo il dolore aiutiamo il processo di guarigione dell’infiammazione. Spesso invece “coprendo” il dolore svolgiamo delle azioni che ci creano ulteriori danni ai nostri tessuti e al posto di migliorare peggioriamo. Bisogna quindi sottolineare che possono essere anche presi ma devono essere supportati da una terapia riabilitativa idonea e soprattutto devono essere presi durante il riposo.

COME SI CURA L’EPICONDILITE?
La fisioterapia ha molte metodiche che aiutano le persone che soffrono di questa patologia:
– Terapia manuale del distretto cervico-brachiale
– Terapia fisica con onde d’urto focalizzate
– Terapia fisica con laser terapia ad alta potenza
– Terapia fisica con vibrazioni meccano-sonore a 120 hz su muscoli epicondiloidei
– Kinesio tape

SE NON DOVESSE FUNZIONARE LA RIABILITAZIONE?
E’ stato stimato che solo il 5% dei casi non trova riscontro in determinate terapie riabilitative, questi soggetti sono deputati a essere sottoposti ad intervento chirurgico che può essere eseguito per via percutanea.

POSSONO ESSERE UTILI I TUTORI PER EPICONDILITE?
Ci sono alcuni tutori in commercio che possono essere utilizzati durante la fase acuta del dolore e in fase di prevenzione. Il mio consiglio è quello di cercare il meno possibile di immobilizzare l’arto, di cercare insieme al fisioterapista in una prima fase l’allungamento muscolare e poi immediatamente dopo il rafforzamento di quei muscoli che creano questo stato patologico.

Marco Musorrofiti Dott. Marco Musorrofiti – Fisioterapia E Riabilitazione Roma Prati – via Crescenzio 107 Roma
 Dott.ssa Viola Gallarino – Fisioterapia e Riabilitazione Roma Prati – via Crescenzio 107 Roma

Articoli simili

Lascia un commento